Pres. Bernardo PETRALIA
Capo Dipartimento Amm.ne Penitenziaria
R  O  M  A

Illustre Presidente,
è trascorso ormai un anno dal dilagare della tragica pandemia e, in questo periodo, ogni attività quotidiana è stata improntata a fronteggiare strenuamente l'emergenza Covid19.
Nei momenti iniziali abbiamo assistito a drammatiche manifestazioni di violenza, con vere e proprie rivolte della popolazione detenuta negli istituti penitenziari del Paese. Situazioni di forte tensione, di paure e di timori per tutti i Colleghi in servizio e per la stessa Amministrazione Penitenziaria. L’elemento scatenante apparve subito chiaro derivare dall'impossibilità di consentire colloqui in presenza negli Istituti, scelta obbligata per evitare esplosioni epidemiche nei penitenziari.

Dall'inizio, il Personale continua a convivere con questa grave emergenza pandemica, purtroppo costantemente presente nelle sezioni e nei reparti degli istituti penitenziari. Fino ad oggi, sono stati almeno 4600 i detenuti positivi al Covid (570 circa solo ieri ) ed oltre 3400 i Colleghi di Polizia (ancora 750 ieri ), di questi - purtroppo - almeno 10 sono deceduti a causa del virus. Cogliamo l'occasione per ricordarli ancora e per manifestare la vicinanza della FNS CISL al dolore delle Famiglie e dei Colleghi.
L'emergenza è stata contrastata con ogni mezzo dal Personale in servizio, il più delle volte operando con direttive improvvisate, non coordinate tra loro e senza i necessari dispositivi di protezione e sicurezza (mascherine, guanti, igienizzanti, tamponi… etc).
Colleghe e Colleghi della Polizia Penitenziaria che si sono assunti la responsabilità del proprio compito istituzionale, anche in momenti - peraltro giustificati - di confusione e di poca chiarezza dell’agire amministrativo, rischiando, come accaduto, la propria incolumità personale. È grazie a questo spirito di responsabilità che si è potuto scongiurare il peggio.
La loro costante presenza e abnegazione è stata a dir poco encomiabile: una forza coesa che ha fermamente contrastato i disordini che tanti detenuti alimentavano. Abbiamo assistito ad innumerevoli episodi nei quali, solo grazie a questa indiscussa capacità operativa, si sono potute sedare e stemperare situazioni estremamente critiche, destinate, altrimenti, ad una pericolosa degenerazione.
Per quanto detto, riteniamo sia doveroso attribuire un meritorio riconoscimento alle lavoratrici e ai lavoratori della Polizia Penitenziaria. Sulla scorta di questo chiediamo una Sua autorevole valutazione ed un intervento, teso ad attribuire, in via straordinaria, uno specifico indennizzo a tutto il personale, anche utilizzando il sistema delle ricompense normativamente previste.
Ove la S.V. potesse convenire con la scrivente in merito alla bontà della richiesta, siamo certi che tale preziosa azione di riconoscimento potrà contribuire a garantire un clima di maggiore serenità tra tutti coloro che ancora oggi operano in questa drammatica emergenza.
Fiduciosi di un Suo riscontro si porgono cordiali saluti.

Il Segretario Generale
(Massimo VESPIA)