''La criticità maggiore che accomuna Vigili del Fuoco e Polizia Penitenziaria è data da una preoccupante carenza degli organici, insufficienti per far fronte alle reali esigenze nazionali e territoriali.  Nello specifico, per quanto riguarda la Sardegna, nell'ambito del soccorso e della sicurezza, i problemi sono ancora più gravi rispetto al già lamentato stato di emergenza in cui versa il resto del Paese. Qui la situazione rischia di diventare esplosiva in quanto le già conosciute difficoltà nazionali si accompagnano alla necessità fisiologica dell'isola di accorciare le distanze e sperimentare forme concrete di continuità territoriale per cercare di superare i continui e gravi ritardi di intervento''. Lo dichiara il segretario generale della Fns Cisl, la Federazione Nazionale della Sicurezza della Cisl, Massimo Vespia che con Mattia D'Ambrosio, segretario nazionale aggiunto, il segretario generale regionale Giovanni Villa ed i segretari regionali Gianfranco Tedde e Roberto Fadda, ha incontrato i lavoratori dei Vigili del Fuoco e della Polizia penitenziaria della Sardegna.     ''Bisogna intervenire subito'', ha sottolineato Vespia che ha avuto modo di verificare le condizioni in cui operano i Vigili del Fuoco dei Comandi di Cagliari, Oristano, Sassari, Nuoro e il Nucleo Volo VVF di Oristano, mentre D'Ambrosio ha visitato le case circondariali di Cagliari, Oristano, Sassari e Nuoro e la colonia penale di Mamone.     ''In più occasioni- ha assicurato Vespia- la Segreteria Nazionale della Fns Cisl ha chiesto ai Ministeri competenti e al governo di rivedere le piante organiche e tornerà presto a far nuovamente presente il problema. Il personale che rappresentiamo - ha concluso Vespia- deve essere messo nelle condizioni di operare al meglio e, soprattutto, di garantire alla cittadinanza una qualità di servizio pari a quello del resto del Paese''.