On. Carlo NORDIO
Ministro della Giustizia - R O M A
On. Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE
Sottosegretario Ministero della Giustizia - ROMA
Oggetto: Sistema Penitenziario – Organici e Ordinamenti Personale.
In queste ultime giornate abbiamo molto apprezzato l’interesse e l’intervento del Capo dello Stato, il Presidente Mattarella, riguardo alle gravi difficoltà che vive il sistema penitenziario italiano e l’esigenza di investire affinché possano offrirsi sempre migliori risposte ai Cittadini, anche relativamente a questo importante settore della sicurezza pubblica.
E’ innegabile e visibile agli occhi anche dei più scettici che questo Governo, gli attuali Vertici del Ministero della Giustizia – primi tra tutti le SS.LL. cui ci rivolgiamo – abbiano negli ultimi 2 anni attuate una serie di misure importanti che hanno segnato il passo diversamente da quanto avveniva nell’ultimo decennio, con interventi diretti nell’Amministrazione Penitenziaria e nella Giustizia Minorile e di Comunità.
Ad esempio l’aver ridotto - almeno in parte - la gravissima carenza di Personale di Polizia Penitenziaria, pur mancando ancora alcune migliaia di unità per completare la dotazione decretata, sta aiutando il sistema nell’aumento delle competenze istituzionali che sono state assegnate al Corpo, assunzioni che rischiano però di essere vanificate riguardo all’aumento dei servizi e della popolazione detenuta che ha raggiunto nuovamente un sovraffollamento negli Istituti intollerabile.
Partiamo allora dal segnalare una prima priorità, proprio riguardo alle assunzioni di nuovi Agenti; gli ultimi concorsi per migliaia di posti vedono insorto un problema circa il fatto che sarebbero almeno 600 i posti che non verranno coperti dalle assunzioni, anche perché esaurite le graduatorie dei relativi vincitori di concorso ed il rischio concreto che, nonostante gli sforzi legislativi/normativi per emanare i bandi ed i finanziamenti collegati, non completando l’assunzione dei posti disponibili detta possibilità venga dispersa riguardo alla pianificazione 2025.
Per questo motivo servirebbe che le SS.LL. disponessero con urgenza un Bando di Concorso con procedura d’urgenza, legato ai posti rimasti disponibili dagli ultimi due concorsi.
Passando invece ai vertici del Corpo e dell’Amministrazione, dichiarando il nostro apprezzamento per i Provvedimenti che le SS.LL. hanno raggiunti con il completamento (anzi addirittura l’aumento ) delle dotazioni organiche per l’Area Negoziale del Corpo di Polizia penitenziaria e per la Dirigenza Penitenziaria, non sfuggirà alla Vostra attenzione che questa nuova situazione determina l’esigenza di riorganizzare anche la Struttura Ordinamentale del Personale nei due distinti Comparti Contrattuali. E’ impensabile che il progetto possa proseguire spedito verso gli obbiettivi, che anche questa O.S. ha convenuto, riguardo alle iniziative necessarie per una maggiore efficienza ed efficacia dell’agire nel sistema penitenziario.
Con lo sviluppo delle attività e degli incarichi, sia nelle diverse Direzioni Generali Centrali che in quelle sul Territorio ( con un ripristino anche di nuovi Provveditorati ) serve rivedere le previsioni di Incarichi con una nuova Direzione Generale nella responsabilità dell’Area Negoziale, che passerebbe dal numero di 2 a 3 Direzioni Generali. Quest’ultima nuova da prevedere, anche in virtù dell’attuale struttura del DAP, Vi chiediamo di individuarla per un ulteriore incarico di Vice Capo Dipartimento, da assegnare alla carriera dei Funzionari del Corpo.
Sempre per l’Area Negoziale servirà programmare ed investire su di una rivalutazione dell’organico del ruolo di Primo Dirigente aumentando di almeno il 10% i posti attualmente previsti.
Ma anche per il ruolo di Dirigente Superiore dell’Area Negoziale servirà ricalibrare la dotazione che è ferma a 22 posti aumentandola di almeno il 20% della previsione ministeriale.
Tutto questo serve però inserirlo anche nella revisione dell’ordinamento della carriera dei Dirigenti Penitenziari, ripristinando così come ante riforma era previsto, decretando una percentuale di almeno il 20% della dotazione totale per l’Incarico di Dirigente Superiore Penitenziario.
Nell’ipotizzare questa previsione sarà necessario modificare anche la normativa che è stata messa in atto con le ultime assunzioni di Consiglieri Penitenziari, un vincolo che indica in un minimo di 9 anni di servizio la misura dalla quale l’amministrazione può impegnare quei dirigenti nell’incarico di Direttore in una Struttura/Ufficio di livello superiore. Nel caso della riforma proposta tale termine temporale andrebbe abbassato dagli attuali 9 anni, limitandolo ad almeno 3 anni di servizio.
Comunque, l’ipotesi del 20% dei Posti per Dirigente Superiore, accomunerebbe anche ad altre Amministrazioni la dinamica di carriera che prevede appunto che le nomine che vengono decise nell’alveo della futura Dirigenza Generale possano avvenire tramite un percorso di carriera che veda il dirigente penitenziario afferire all’incarico di dirigente superiore e poi – solo per l’eventuale livello apicale del Comparto – alla dirigenza generale.
Siamo certi che le SS.LL. sapranno valutare il merito delle presenti proposte che la FNS CISL rivolge a Voi proprio nella consapevolezza dell’interesse e della volontà politica che ci dimostrate fin dal Vostro insediamento a via Arenula.
Rimaniamo a disposizione per eventuali approfondimenti e confronti per illustrare più dettagli delle operazioni attese ed in attesa di un Vostro cortese riscontro porgiamo i più cordiali saluti.
Il Segretario Generale
(Massimo VESPIA)