Si è tenuta stamani la riunione per l’ipotesi di articolato dell’ Accordo FESI per il 2025. L’incontro  è stato  presieduto dai Direttori Generali del Personale DAP e DGMC – dott. Parisi e dr.ssa Mei -  coadiuvati dai loro rispettivi Staff. 
In premessa il dott. Parisi ha evidenziato un budget maggiore dello scorso anno ( circa 2.206.314 € per il DAP  e  90.266 € per il DGMC ) per una somma complessiva di circa 44.798.052 euro che l’Amministrazione auspica possa trovare conferma definitiva.
Come avrete notato, nell’informazione preventiva fornitaci il 23 maggio scorso e che abbiamo diffuso, l’ipotesi contiene alcune modifiche che l’Amministrazione ha inserito preventivamente alla discussione in quanto sintesi di tante affermazioni emerse negli accordi precedenti e non concordate.
Alcune di queste sono di non semplice inserimento perché determinerebbero modifiche organizzative del lavoro che in moltissime Sedi non sono ad oggi attuate, motivo per il quale è complicato a metà anno in corso andare a riconoscere e/o disconoscere modelli organizzativi già attuati in sede periferica.
Altro aspetto riguarda il fatto che l’impianto esistente ed attuato negli ultimi anni non ha mostrato gravi difficoltà e - soprattutto è oggi ben chiaro al Personale -  essere un impianto che riconosce quali prestazioni sono soggette ad un riconoscimento economico aggiuntivo e quali invece escluse.   
Nel nostro intervento abbiamo espresso apprezzamento per questo lavoro presentatoci e ribadendo la nostra apertura a ragionare su future revisioni della struttura degli accordi esistenti.
Ad esempio, l’ipotesi di assegnare quote incentive per chi è costretto una volta in servizio a prolungare se non raddoppiare la durata del turno, oppure una volta in turno a doversi sobbarcare il carico di lavoro aggiuntivo di posti di servizio accorpati per effetto di difficoltà emerse in corso d’opera, ci può trovare concordi. Diverso invece è il fatto che nelle Sedi di servizio ci sia poi chi, avendo prevista tale indennizzazione rafforzata, vada a programmare turni di anomala durata o di accorpamento di 2 o più postazioni di servizio nel turno.
Abbiamo però anche di poter conoscere un dato legato al pagamento del così detto Bonus; in particolare emerge che per il Fesi 2024 beneficeranno di detto “bonus” circa 13000 unità per un importo di circa 270 euro. Ecco, su questo vorremmo capire quanti erano quelli della “platea aventi diritto al Bonus” rispetto ai 13mila che effettivamente lo percepiranno. Questo perché prima di prevedere un tetto massimale più elevato (comunque non raggiunto per esiguità delle risorse disponibili)  non sia invece il caso di rivedere qualche elemento legato ai requisiti di accesso alla riscossione di tale Bonus. Già l’ipotesi proposta oggi dall’Amministrazione, di considerare utili al conteggio delle presenze annuali i ROL ed il Congedo Ordinario, sono elementi sui quali fare una necessaria valutazione. Così come il possibile accesso ai Servizi da ricomprendere nella Tabella B, indipendentemente se classificati in A1.  Tra questi abbiamo proposto inserire il personale dell’Uspev addetto alle “scorte”.
In conclusione della riunione il dott. Parisi ha chiarito, in risposta alle sollecitazioni sindacali, che le Amministrazioni verificheranno una nuova ipotesi da proporre al Sindacato, aggiorna ad una nuova data la prossima riunione sulla materia del Fesi 2025.
Vi terremo informati di ogni ulteriore novità.

Il Segretario Generale
Massimo VESPIA