Si è tenuto ieri pomeriggio l’incontro con il Pres. Carlo Renoldi, coadiuvato dal dott. Massimo Parisi Direttore Generale del Personale del DAP, per un primo incontro rivolto alle esigenze della Categoria dell’Area Negoziale della Dirigenza del Corpo di Polizia Penitenziaria.

Come accade in certe occasioni taluni cercano di ritagliarsi una visibilità ed accreditare il valore di rappresentanza parlando più dei problemi in generale del Corpo che di quanto sarebbe effettivamente delegato a rappresentare, in relazione alla Categoria effettivamente rappresentata. Dato che nel nostro caso siamo Organizzazione Sindacale rappresentativa in ognuno dei tre Comparti Contrattuali presenti tra il Personale Penitenziario – quello della Dirigenza Penitenziaria, della Dirigenza del Corpo e quella del Personale non dirigente della Polizia Penitenziaria - oltre ad esporre le specifiche questioni d’interesse del Personale cui era rivolta questa riunione, non abbiamo non potuto esprimere il nostro fermo diverso punto di vista sulle argomentazioni ascoltate al tavolo e che possono introdurre elementi di discussione forvianti delle situazioni.

La FNS CISL ha ribadito che serve l’impegno dell’Amministrazione e delle OO.SS. affinché la politica, passando per il coinvolgimento della Ministra della Giustizia, faccia appostare le risorse economiche necessarie in legge finanziaria, utili a garantire che, in presenza di una più volte sollecitata apertura del tavolo per il I° Contratto della Dirigenza delle Forze di Polizia, non ci si debba trovare nuovamente a dover rinviare questo risultato, percorrendo una storia già subìta nel Comparto dei Dirigenti Penitenziari, che dal lontano 2006 attendono ancora di avere un Contratto Nazionale di Categoria.

Altresì abbiamo sollecitato l’impegno, in sede legislativa, per apportare i necessari aggiornamenti ed adeguamenti del Decreto 449/92 ( Sistema Disciplinare ) e del Decreto 82/99 (Regolamento del Corpo) che essendo antecedenti della legge istitutiva del Ruolo dei Funzionari nel 2000 e di quella istitutiva della Dirigenza delle FF.PP. nel 2017, non contemplano questioni che diano strumenti normativi rivolti anche al Personale dell’Area Negoziale Dirigenziale del Corpo.

In vista della previsione normativa imminente, quella delle promozioni previste dal 1° luglio 2022, siamo tornati a sollecitare la definizione dei “Posti di Funzione” necessari a rispondere alle esigenze dei Dirigenti del Corpo ed alla corretta funzionalità del sistema, così come delineato dai processi di riorganizzazione dibattuti da tempo e mutevoli nel progredire dell’azione dell’Amministrazione. Su questo abbiamo ribadito che non si può rinviare oltre la definizione della questione. In aggiunta abbiamo insistito sull’essere concordi sul prevedere che nelle Scuole di Formazione del Corpo la presenza dei Dirigenti di Polizia Penitenziaria deve essere strutturale e con compiti di reale responsabilità e gestione nelle proprie competenze.

Riguardo alla discussione quindi sui Posti di Funzione la FNS CISL è fermamente tornata a chiedere all’Amministrazione d’impegnarsi per assicurare che ogni Istituto e Reparto del Corpo nel Paese disponga del previsto Comandante, evitando come oggi accade che in alcune Sedi e Reparti si assista a presenze effettive multiple (talvolta anche oltre i numeri previsti) mentre in altre si ricorra ad incarichi provvisori per uno/due giorni alla settimana di Dirigenti inviati in missione da altri Comandi, ma soprattutto non inviando nessun Dirigente in alcune Sedi ed affidando al Ruolo ad esaurimento dei Funzionari del Corpo – che tanto erano stati da taluni osteggiati ed ai quali la normativa vigente restringe la competenza “al massimo nelle Funzioni di Vice Comandante” - la responsabilità di coprire quegli incarichi.

E’ chiaro che per fare questo può essere utile prevedere un ampliamento della dotazione organica dell’Area Negoziale Dirigenziale, ma su questo abbiamo voluto distinguere con fermezza la nostra posizione da quella di altri. Nello specifico e contestando la rappresentazione emersa al tavolo abbiamo ribadito che l’ampliamento necessario ci trova concordi ma che non potrà avvenire tagliando ancora sulle dotazioni organiche del personale non dirigente del Corpo (ruoli degli Ispettori, dei Sovrintendenti e soprattutto di quello Agenti/Assistenti) come avvenuto in passato. Gli effetti della riduzione di spesa pubblica, la legge Madia, fissando i limiti economici della spesa destinata al costo del Personale portarono alla determinazione delle dotazioni organiche del Corpo di cui al Decreto del 2017 ( l’anno in cui poi arrivò la legge sul Riordino delle Carriere e dell’Istituzione della Dirigenza delle FF.PP. ) e la conseguenza fu quella di scegliere quanti dipendenti nel futuro Ruolo della Dirigenza, in quello degli Ispettori, dei Sovrintendenti e degli Agenti/Assistenti; il risultato è ormai chiaro a tutti…. per rimanere nel tetto massimo di spesa pubblica determinato dalla legge Madia venne sacrificato il Ruolo iniziale, tanto è vero che le ultime assunzioni sono state autorizzate dal Governo in deroga alla legge per effetto degli avanzamenti di carriera che scaturivano dal Riordino delle Carriere ( almeno 4000 unità avanzate verso i Ruoli degli Ispettori e dei Sovrintendenti). Per questi motivi la FNS CISL condividerà un eventuale aumento di dotazione organica della Dirigenza del Corpo ma per farlo l’Amministrazione deve realizzarlo con interventi economici governativi “Fuori dalle Spesa complessiva di gestione del Personale del Corpo di Polizia penitenziaria” !

Tornando a quanto detto in premessa, circa alcune questioni emerse al tavolo da parte di altre Sigle, per dovere di informazione precisiamo che abbiamo espressa la nostra opinione su alcune questioni come, ad esempio, il tema delle aggressioni che subisce il Personale. Non ci è parso opportuno voler probabilmente attrarre l’attenzione all’ascolto del nuovo Capo Dap verso il Personale della Dirigenza PolPen usando questo argomento, che riguarda – purtroppo e questo sì davvero – aggressioni quotidiane di cui è vittima il Personale dei Ruoli non dirigenti e su questo abbiamo invitato anche il Direttore Generale del Personale presente ad informare di quanti siano i casi che riguardano invece Personale dell’Area Dirigenziale; questo non significa che anche una sola aggressione subìta non sia meritevole di attenzione, ma non è questa una priorità contrattuale di questa specifica Categoria di lavoratori. Così come non potevamo accogliere le lamentele esposte al tavolo circa il diseguale trattamento cui verrebbero riservati numerosi Dirigenti del Corpo con turnazioni di servizio notturne e/o pomeridiane rispetto a chi non ne effettua. Anche in questo caso abbiamo chiesto al Capo del DAP di verificare – seduta stante visto l’orario in cui se ne discuteva – di fare una verifica immediata, facendo chiamare in tutte le Sedi d’Italia e verificare quanti Dirigenti del Corpo fossero in servizio. Inutile aggiungere altro.

Non abbiamo invece compreso una riflessione ( ma probabilmente neanche l’Amministrazione ) fatta emergere al tavolo da altra Sigla, circa il dover scegliere quale sia il compito che deve svolgere il Corpo tra occuparsi solo di sicurezza o dei percorsi riabilitativi/rieducativi dei condannati, una affermazione che pare sconoscere la previsione dell’art. 5 della legge 395/90 che non restringe il campo d’azione delle competenze della Polizia Penitenziaria solo ai meri compiti custodiali ma bensì ne comprende la partecipazione, quali compiti istituzionali, anche alle attività rivolte all’osservazione e trattamento rieducativo dei detenuti. Se a questo si aggiunge l’idea di circoscrivere le attività a compiti che non prevedano la presenza della polizia penitenziaria all’interno dei reparti detentivi, in favore di una non meglio specificata figura di “Assistente alla detenzione” da individuare tra lavoratori in ambito civile dello Stato, ogni ragionamento sconfina in un caos dialettico fine a se stesso.

Concludendo la FNS CISL ha ribadito ulteriormente che serve una riflessione urgente sulla previsione di un diverso futuro per il Ruolo dei Funzionari, circoscritto a suo tempo in un ambito speciale ad esaurimento e che invece servirebbe sbloccare, rivitalizzare le aspirazioni e legandolo al possibile futuro ingresso nell’Area Negoziale come sbocco finale nelle attese di Uomini e Donne di questo particolare ambito ordinamentale del Corpo.

Il Pres. Renoldi si è detto disponibile a verificare alcune questioni emerse nella riunione e con l’impegno a riconvocare nuovi incontri per entrare nel merito delle questioni prioritarie.

Vi terremo informati sugli sviluppi.


 

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale

Massimo VESPIA