Nel pomeriggio di ieri la Ministra Cartabia, insieme al Sottosegretario Sisto ed ai vertici di via Arenula, del DAP e del DGMC, hanno incontrato le OO.SS. di tutti i Comparti Contrattuali del Personale della Giustizia.

L’incontro – senza nessuna natura negoziale – serviva a fare il punto della situazione dopo i recenti fatti di cronaca su quanto accaduto nel penitenziario campano di S. Maria Capua Vetere.

Nel nostro intervento, in rappresentanza delle donne e degli uomini di ben 3 Comparti Contrattuali dei 5 presenti al tavolo, è iniziato chiarendo – senza se e senza ma – che le immagini uscite su quanto avvenuto il 6 aprile del 2020 in quell’Istituto lo riteniamo indegno, un fatto che offende e non rappresenta il valore che invece il Personale del Corpo di Polizia Penitenziaria realizza ogni giorno, nell’interesse della sicurezza del Paese e dei Cittadini, assolvendo al proprio ruolo istituzionale nel rispetto della mission assegnata dalla carta costituzionale.

Dire che confidiamo nel lavoro della Magistratura, nell’accertamento delle responsabilità personali di chi ha messo in atto violenze tanto deprovevoli quanto illegittime, non è frase di circostanza ma lo auspichiamo davvero ed in tempi celeri.

Abbiamo però evidenziato alla Ministra ed a Tutte le Autorevoli presenze al tavolo, che senza fini giustificativi, serve però contestualizzare il momento in cui quei fatti avvennero. Infatti nei mesi di marzo e aprile 2020 – in piena emergenza covid – accadevano rivolte e devastazioni in molti carceri italiani e registrammo fatti mai accaduti nella storia del sistema penitenziario: qualche migliaio di detenuti coinvolti nelle rivolte, devastazione di migliaia di celle detentive, oltre 850 agenti feriti per aggressioni ricorsi a cure ospedaliere, sequestri di persona, decine di detenuti morti dopo il furto ed il conseguente consumo/abuso di decine di migliaia di psicofarmaci dalle farmacie interne agli istituti, oltre 30 milioni di euro di danni alle infrastrutture penitenziarie.

In tutto questo il personale fu lasciato spesso solo, senza potersi allontanare in tutto il periodo dagli Istituti, senza poter rientrare mai in famiglia, senza direttive di come gestire una emergenza nell’emergenza consolidando così quella percezione non solo ipotetica tra Addetti e Vertici, sia politici che dell’Amministrazione.

Serve allora ripartire da quanto accaduto, così come un fatto, il più grave ed insensato, per rilanciare ed affermare a Tutti i Cittadini – anche contro una certa faziosa campagna mediatica – che si può stare certi che il sistema penitenziario, la polizia penitenziaria, sono una istituzione sana a garanzia e presidio di sicurezza per il Paese.

Dopo un ampio dibattito dove sono emerse tante ulteriori problematiche vissute in questo difficile ambito quale è il sistema penitenziario, abbiamo altresì colta l’occasione per ricordare alla Ministra ed al Sottosegretario che attendiamo di vedere alcuni effetti su ciò che abbiamo richiesto loro nei due precedenti incontri del 31 marzo e del 13 maggio 2021, perché è finito il tempo delle parole ed attendiamo di vedere i fatti.

La Ministra Cartabia ha lasciato la riunione quasi al termine della stessa, per raggiungere altro impegno con i Ministri dell’Interno, della Difesa, dell’Economia e della Funzione Pubblica, per una verifica sulle risorse che sono state ricercate al fine di implementare quelle stanziate dalla legge di stabilità ed utili al proseguo della trattativa sul rinnovo del Contratto Nazionale del Comparto Sicurezza e Difesa, contratto scaduto già da 3 anni. Inoltre la Ministra ha assicurato che è suo preciso impegno chiedere al Presidente del Consiglio Draghi di mettere in agenda una specifica riunione del Governo per affrontare i bisogni e le necessita del sistema penitenziario.

Al termine degli interventi il Sottosegretario Sisto ha quindi elencato le prime priorità con le quali il Ministero della Giustizia, impegnando anche i Dipartimenti interessati, vuol procedere per le risposte richieste dal Personale tramite le proprie OO.SS. rappresentative.

Le riassumiamo sinteticamente:

  • Emergenza Carenza Organici, ricorrendo ad eventuali piani assunzioni straordinarie;

  • Investimenti e modifiche alla Formazione del Personale quale elemento ineludibile;

  • Implementazione e sviluppo dei sistemi di video sorveglianza;

  • Istituzione dei Ruoli dei Medici del Corpo di Polizia penitenziaria.

Su ulteriore sollecitazione lo stesso Sottosegretario Sisto ha assicurato che verranno convocati tavoli tematici specifici per comparti, al fine di accellerare su un non più rinviabile processo di riorganizzazione ed ammodernamento dell’intero sistema di Esecuzione Penale, sia intra che extra moenia, nell’obbiettivo di tradurre in fatti le molte richieste in discussione.

Cordiali saluti.

Il Segretario Generale

(Massimo VESPIA)